Quali sono le regole dell’accento in greco antico ❓
Se vi state avviando allo studio del greco antico avrete sicuramente iniziato dall’alfabeto (come potrebbe essere diversamente?!) e, dopo aver imparato le lettere, avrete iniziato ad affrontare gli accenti che, come avrete già notato, in greco non mancano mai.
E sì, non si può negare: il sistema greco di accentazione è un po’ complesso e il relativo capitolo della vostra grammatica sembra fatto di termini dall’aria minacciosa: cosa sarà mai una parola properispomena o proparossitona? E perché nelle declinazioni e nelle coniugazioni l’accento in una stessa parola saltella da una sillaba a un’altra, posizionandosi avanti e indietro senza una logica apparente? AIUTO! 😫
Di conseguenza, forte è la tentazione di eliminare gli accenti (così come gli spiriti…) dal proprio orizzonte visivo e far finta che non ci siano: quanti di voi, quando svolgono gli esercizi di greco sul quaderno, scrivono le parole senza mettere gli spiriti e gli accenti? 😏
Eppure soltanto andando avanti con lo studio ci si rende conto di quanto siano importanti e di quanto sia penalizzante il fatto di non averli studiati bene da subito. Questa serie di due video, il secondo dei quali vedete linkato in alto, vuole perciò offrirvi una spiegazione chiara e competente di tutto quello che costituisce la base del sistema greco di accentazione.
In questo secondo video imparerete le regole generali di collocazione dell’accento, ossia:
✔️ legge di limitazione;
✔️ legge sotéra anche detta “clausol trocaica”
Per completare lo studio ascoltate anche la prima videolezione Fonetica greca: accenti (prima parte)) nella quale vi spiego in generale il sistema dell’accentazione in greco antico.