
Leggere il Decameron
In questa serie di articoli troverete schede di lettura delle novelle del Decameron affrontate secondo la seguente scaletta:
✔️ scheda generale (narratore, protagonisti, argomento generale);
✔️ la geografia del Decameron: un Padlet 🌍 con la mappa dei luoghi delle novelle;
✔️ sintesi per sequenze;
✔️ il messaggio morale e il significato.
⚠️ Il contenuto di queste schede costituisce una guida/ausilio alla comprensione e NON sostituisce lo studio autonomo e la lettura del testo!
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Ascoltate anche le mie videolezioni introduttive alla lettura del Decameron: i link ai video di YouTube li trovate nei seguenti articoli:
La cornice del Decameron
La peste del Decameron
La brigata del Decameron: introduzione alla prima giornata
Il Proemio del Decameron
I temi del Decameron: Amore, Eros, Donna
I temi del Decameron: Religione, Fortuna
La novella di Landolfo Rufolo: scheda generale
🔵 Giornata II, novella 4
🟠 Narrata da: Lauretta
🟢 Protagonisti: Landolfo Rufolo, cognome di una potente famiglia effettivamente dimorante a Ravello nei secoli XIII e XIV
🟤 Spazio: dove si svolge la vicenda? Il protagonista parte da e torna a Ravello; le avventure si svolgono attraverso il Mediterraneo orientale
🔴 Argomento generale: come tutte quelle della II Giornata, si tratta di una novella di peripezia: i protagonisti, scampando ad uno o più pericoli, attraverso una serie di vicissitudini riescono in maniera del tutto insperata a salvare se stessi e/o i loro beni (per un’analisi più approfondita del contenuto della novella leggi il commento al termine dell’articolo)
La geografia del Decameron: la mappa della II Giornata
Leggere il Decameron è anche un viaggio meraviglioso e avventuroso attraverso tutta l’Europa mediterranea, che Boccaccio con le sue novelle percorre in lungo e in largo, e ciò vale in particolar modo per questa seconda Giornata dedicata alle peripezie: le vicende dei suoi personaggi, alcune delle quali costituiscono veri e propri romanzi in miniatura, ci conducono da una città all’altra e da una costa all’altra del Mediterraneo, l’altro grande protagonista di questi splendidi racconti.
E come viaggiare senza una mappa? Divertitevi a visualizzare i luoghi della II Giornata con il mio PADLET DI VIAGGIO! ⛵️
Il padlet qui in basso contiene una mappa geografica della II Giornata del Decameron. Quelle colorate sono le icone di tutte le dieci novelle; facendo tap sulle schede in basso vi apparirà il luogo della novella corrispondente.
Se avete problemi a caricare la mappa dal sito potete visualizzarla direttamente cliccando sul link qui di seguito:
https://dsr.padlet.org/pierpaoloquattrone/la-geografia-del-decameron-ii-giornata-83bnai8d3vsyjzc9
La novella di Landolfo Rufolo: riassunto per sequenze.
1. Un ricchissimo mercante di Ravello di nome Landolfo Rufolo, desiderando fare investimenti per raddoppiare la sua fortuna, acquistò una enorme nave e la riempì di merce con l’intenzione di recarsi a Cipro e rivenderla a maggior prezzo.
2. Primo rovescio di fortuna: giunto nell’isola, trova una quantità di altre navi e di altri mercanti, con il risultato che egli è costretto a svendere tutto fin quasi a rovinarsi. Statuto del personaggio: di ricchissimo uomo in brieve tempo quasi povero divenuto.
3. Per rifarsi, Landolfo si dà alla pirateria e la fortuna lo assiste. Statuto del personaggio: si trovò non solamente avere racquistato il suo…ma di gran lunga quello avere raddoppiato. Avendo imparato la lezione, il mercante decide stavolta di darsi una misura e si dispone a tornare a Ravello senza voler oltre arricchirsi.
4. Secondo rovescio di fortuna: una tempesta di scirocco spinge la nave fuori rotta e in attesa di condizioni migliori si ripara in una insenatura. Giungono però due altri navi di genovesi ugualmente spinte dalla tempesta. Riconoscendolo e sapendo per fama che era uomo ricchissimo, i genovesi lo fanno prigioniero impadronendosi del carico.
5. Terzo rovescio di fortuna: le due navi partono con Landolfo ma una nuova tempesta le coglie di notte presso l’isola di Cefalonia facendole naufragare. Landolfo sopravvive aggrappandosi ad una tavola finché, fattosi giorno e avvistando una cassa, si stende sopra di essa, rimanendo in balia delle onde senza mangiare né bere fino al giorno successivo.
6. Spinto dai marosi, approda su una spiaggia dell’isola di Corfù, dove viene recuperato da una buona donna che lo porta a casa prendendo anche la cassa e lo ristora. Dopo qualche giorno la donna reputa di poterlo congedare e gli restituisce la cassa, di cui in verità Landolfo non si ricordava. Egli, non visto, la apre per vederne il contenuto e scopre che si tratta di una gran quantità di pietre preziose. Allora, temendo di essere di nuovo balestrato dalla fortuna, chiede alla donna di dargli un sacco da viandante dove mette le pietre, per tornare a Ravello senza dare nell’occhio.
7. Tornato a Ravello il doppio più ricco che quando partito era, trova il modo di vendere le pietre, invia denaro alla donna che lo aveva salvato e senza voler più mercatare vive misuratamente e felicemente.
La novella di Landolfo Rufolo: il messaggio morale e il significato
Come già detto all’inizio, la storia è riconducibile al tipo delle novelle di peripezia a lieto fine, la cui struttura si presenta costante: la Fortuna e l’errore umano, quindi in pratica una combinazione di caso e di colpa, intervengono a mettere il/i protagonista/i in una o più situazioni di pericolo, che si risolvono alla fine grazie ad un nuovo intervento della Fortuna e ad un’accorta mossa del protagonista. Il racconto in questione esemplifica perfettamente questo modello.
Landolfo commette inizialmente un errore di misura, che Boccaccio come sempre mette in evidenza: al quale non bastando la sua ricchezza, disiderando di raddoppiarla, venne presso che fatto di perder quella con tutto se stesso.
Seguono quelli che l’Autore chiama diversi balestramenti della Fortuna, cioè le peripezie che portano lo statuto del personaggio a precipitare verso una condizione sempre più bassa e prossima alla morte, fino allo scioglimento finale, anch’esso dovuto ad un intervento (stavolta benevolo) della Fortuna ma anche all’acquistata saggezza del protagonista che ha imparato la lezione.
Cliccando sul link seguente potete vedere uno schema delle peripezie e dello statuto del personaggio relativo alla novella di Martellino: consiglio di divertirvi a creare una mappa analoga (cartacee o su app idonee) analizzando le peripezie e i cambi di statuto di Landolfo Rufolo.
https://dsr.padlet.org/pierpaoloquattrone/le-peripezie-di-martellino-6jtbw41xmzwqo4j7
Landolfo è dunque un simbolo dell’umana avarizia, termine da intendere in senso classico, cioè come “cupidigia, avidità di denaro”. Ricchissimo ma insoddisfatto della sua ricchezza, per il desiderio di raddoppiarla rovina se stesso e rischia la morte. Quando in Cipro si ritrova povero per l’imprevista concorrenza, il dilemma che gli si pone è significativo del suo orizzonte etico: esclusa l’opzione di tornare a Ravello da miserabile, l’alternativa è o morire o rubando ristorare i danni suoi. Ma la Fortuna è in agguato e le ricchezze accumulate corseggiando vengono rapite da due gran cocche di genovesi, uomini naturalmente vaghi di pecunia e rapaci (già allora la loro fama era questa!).
Abbrancato alla sua cassa, irriconoscibile, potrà tornare ad essere umano solo attraverso la compassione di una povera feminetta del tutto disinteressata perché non sa nulla di lui, del contenuto della cassa, e lo vede solo come un naufrago. Senza saperlo e senza volerlo, ella, che nel racconto non dice una parola (osservazione simile si può fare in realtà per l’intera novella caratterizzata dalla totale assenza di dialoghi), lo salva non solo dal naufragio, ma anche dalla sua morbosa avarizia, sì che potrà vivere i suoi ultimi anni serenamente senza più volere mercatare.
📖 Leggete anche le altre novelle della seconda Giornata del Decameron ⤵️
Decameron II, 1: la novella di Martellino
Decameron II, 2: la novella di Rinaldo d’Esti
Decameron II, 3: la novella di Alessandro e l’abate
Decameron II, 5: la novella di Andreuccio da Perugia