Il Proemio del Decameron

Il Proemio del Decameron e il Proemio nel Decameron

Nella videolezione il cui link vedete in alto troverete un commento chiaro ed esaustivo del contenuto del Proemio del Decameron, suddiviso in quattro macrosequenze; ma quale posto occupa il Proemio nel Decameron, cioè nella struttura dell’opera? Vi rimando a tal proposito a questa videolezione: La cornice del Decameron, nella quale vi spiego come il Proemio rappresenti il livello extradiegetico della narrazione, ossia un piano narrativo totalmente estraneo alla storia ed in cui l’Autore, parlando in prima persona, parla di sé e del suo libro.

Perché Boccaccio scrive il Decameron e a chi è dedicato?

Ma veniamo appunto al contenuto di queste riflessioni: Giovanni Boccaccio segue nell’esposizione (che è condotta in uno stile alto come d’uso in tutti i proemi nella tradizione classica) un impeccabile ordine logico secondo il quale ogni affermazione è conseguente alla precedente ed è presupposto per la successiva.    
Vi sintetizzo qui di seguito i singoli momenti di questa architettura logica che potrete trovare ben sviluppati e commentati nel video:

1️⃣ È nella natura umana provare compassione per chi soffre…
2️⃣ … ma più ancora chiamati a provare compassione sono coloro che già hanno beneficiato della compassione e del conforto altrui ⤵️

3️⃣ Boccaccio è uno di questi: ➡️
4️⃣ egli ha in passato molto e a lungo sofferto per amore e ha trovato enorme conforto nella compagnia e nelle parole di persone care ⤵️

5️⃣  L’ amore si è spento con il tempo, ma non si è spenta la memoria dei benefici ricevuti e, per non essere ingrato (collegamento e ritorno all’affermazione di partenza: chi è stato confortato deve a sua volta prestare conforto: struttura circolare 🔄 ), Boccaccio si propone di prestare conforto attraverso il piacere del narrare (➡️ funzione salvifica della letteratura come nella fuga della lieta brigata per salvarsi dalla peste: introduzione alla I Giornata) a chi più ne abbia bisogno ⤵️

6️⃣ Chi più ne ha bisogno? Le vaghe (= innamorate) donne, che, chiuse nei circuiti delle loro stanze, soffrono per amore senza avere a disposizione le distrazioni che invece la società consente agli uomini ⤵️

7️⃣ Le cento novelle sono dedicate dunque alle donne che hanno intelletto d’amore, perché alle altre bastano l’ago, il fuso e l’arcolaio.

➡️ Ascoltate anche le mie videolezioni introduttive alla lettura del Decameron: i link ai video di YouTube li trovate nei seguenti articoli:
La cornice del Decameron
La peste del Decameron
La brigata del Decameron: introduzione alla prima giornata