Cos’è la “Vita nuova”?
… ma prima di rispondere a questa domanda, chiariamo un dubbio: Vita nuova o Vita nova? In realtà, la prima forma è la traduzione della seconda, che è in latino ed è quella originaria usata da Dante: il titolo di quest’opera è infatti ripreso da una formula latina che il poeta cita al principio del libro: incipit vita nova (“incomincia una nuova vita”).
Vita nova è un componimento giovanile appartenente al periodo stilnovistico di Dante e messo insieme fra il 1292 ed il 1294, scritto in forma di prosìmetro (prosa e versi) e contenente la narrazione autobiografica (dunque in 1ª persona) dell’amore di Dante per Beatrice.
Tradizionalmente, il libro viene diviso dai critici in due partizioni: in vita e in morte di Beatrice; a loro volta, entrambe tali partizioni possono essere suddivise in due “novene” (gruppi di nove capitoli). Nella lavagnetta sottostante (come sempre tratta da una di quelle che utilizzo nella mia videolezione per permettervi di seguire la spiegazione e prendere appunti) vedete lo schema in cui ho evidenziato le due novene in vita di Beatrice, che è la parte più significativa dell’opera.
Cosa significa “Vita nuova”?
Ma appunto cosa vuol dire Dante quando scrive Incomincia una nuova vita?
La formula va collegata alla storia sentimentale narrata nell’opera, al suo sviluppo, all’evoluzione della concezione dantesca dell’amore: come vi spiego approfonditamente nel video, Dante incomincia il suo itinerario sentimentale partendo da una concezione dell’amore legata ai moduli e agli schemi dell’amor cortese e, di conseguenza, nel momento in cui Beatrice gli nega il suo saluto (le circostanze precise di questa vicenda ve le illustro approfonditamente nel video), Dante si fa sofferente. Non a caso, in questa prima novena campeggia la figura di Guido Cavalcanti, poeta stilnovista noto per la sua concezione dolorosa e cupa dell’amore.
A seguito di questa esperienza, Dante vive però una evoluzione interiore ed incomincia la sua nuova vita: una vita in cui l’amore diventa pago di sé, non ricerca la sua soddisfazione ed è tramite per Dio, proprio come lo è la donna. In questo senso, Dante abbandona la figura di Cavalcanti ed abbraccia quella di Guido Guinizzelli, di cui porta alle estreme conseguenze il processo di spiritualizzazione della donna. Si può dire perciò che la Vita nuova è una vicenda non solo sentimentale ma anche poetica, durante la quale cioè non solo la concezione dell’amore ma anche la poesia di Dante subisce una evoluzione arrivando al cd. stilo della loda.
Il sonetto che illustra in modo più significativo il nuovo stile della “poesia di lode” è Tanto gentile e tanto onesta pare, che trovate spiegato e commentato in un’altra videolezione. Buon ascolto!