Decameron I, 10: la novella di maestro Alberto

Leggere il Decameron

In questa serie di articoli troverete schede di lettura delle novelle del Decameron affrontate secondo la seguente scaletta:

✔️ scheda generale (narratore, protagonisti, argomento generale);
✔️ sintesi per sequenze;
✔️ il messaggio morale e il significato.

✅ Non dimenticate di iscrivervi al mio canale Youtube ▶️ @HerrQuattrone: contenuti sempre affidabili, approfonditi e di qualità su lingua e letteratura italiana, latina e greca.

Ascoltate anche le mie videolezioni introduttive alla lettura del Decameron: il link ai video di YouTube lo trovate nei seguenti articoli:
La cornice del Decameron
La peste del Decameron
La brigata del Decameron: introduzione alla prima giornata
I temi del Decameron: Amore, Eros, Donna
I temi del Decameron: Religione, Fortuna

La novella di maestro Alberto: scheda generale

🔵 Giornata I, novella 10
🟠 Narrata da: Pampinea (regina della Giornata I)
🟢 Protagonisti: maestro Alberto, personaggio storico: si tratta di Alberto de’ Zancari, famoso medico bolognese vissuto nella metà del Trecento e insegnante presso l’università di Bologna, sposato in seconde nozze con una Margherita de’ Ghislieri; madonna Malgherida de’ Ghisolieri.
🟤 Spazio: dove si svolge la vicenda? Bologna
🔴 Argomento generale: come molte delle precedenti, fra cui ad es. Decameron I, 8: la novella di messer Ermino Avarizia e Decameron I, 9: la novella del re di Cipri, anche questa è una novella di motto che esalta la capacità della parola di mordere seppur in modo cortese i cattivi comportamenti altrui.

La geografia del Decameron: la mappa della I Giornata

Leggere il Decameron è anche un viaggio meraviglioso e avventuroso attraverso tutta l’Europa mediterranea, che Boccaccio con le sue novelle percorre in lungo e in largo. I protagonisti di questa prima Giornata ci conducono da Parigi a Cipro all’Egitto passando per molteplici città italiane.
E come viaggiare senza una mappa? Divertitevi a visualizzare i luoghi della I Giornata con il mio PADLET DI VIAGGIO! ⛵️😊
Il padlet qui in basso contiene una mappa geografica della I Giornata del Decameron. Quelle colorate sono le icone di tutte le dieci novelle; facendo tap sulle schede in basso vi apparirà il luogo della novella corrispondente.
Se avete problemi a caricare la mappa dal sito potete visualizzarla direttamente cliccando sul link qui di seguito:

https://dsr.padlet.org/pierpaoloquattrone/la-geografia-del-decameron-giornata-i-h51fa1iu5yfldl4q

Made with Padlet

La novella di maestro Alberto: riassunto per sequenze

1. Digressione iniziale: invettiva di Pampinea contro la decadenza dei costumi femminili. Oggigiorno le donne sono diventate scialbe e melense; pensano solo a cose frivole come trucchi e vestiti; quando si trovano in compagnia non san fare altro che le belle statuine e se dicono qualcosa sarebbe meglio che fossero state zitte. Questo purtroppo le rende incapaci di usare il dono della parola per poter dire, quando necessario, leggiadri motti, perché ciò presupporrebbe intelligenza ma pare che le donne di oggi ne possiedano poca.

2. Pertanto anche questa novella, come le precedenti, vuol dimostrare come una parola, un motto o un discorso formulati con acume e intelligenza abbiano la forza di mordere gli errori altrui, ma si propone soprattutto di insegnare alle donne che nel motteggiare bisogna prima misurare bene le forze del proprio interlocutore per evitare che questi replichi a tono e ancor meglio, e quello rossore che si è creduto di gettare sugli altri ritorni su di sé. Questo è a maggior ragione importante nel caso in cui a motteggiare sia una donna, dato che è luogo comune che le femmine in ogni cosa pigliano il peggio: la novella che si sta per raccontare vuole perciò fornire alle donne un esempio da non imitare.

3. Un grandissimo e famosissimo medico di nome maestro Alberto, nonostante i suoi 70 anni, si innamora di una bellissima vedova di nome madonna Malgherida e prende a passare di continuo per la via dove ella abita.

4. Un giorno, trovandosi la donna in compagnia di amiche e vedendo arrivare maestro Alberto, si propongono di invitarlo per poi farsi beffe di lui. Quindi ricevutolo ed intrattenutolo per un po’, gli domandano, col proposito di metterlo in imbarazzo, come se la senta di amare una donna già corteggiata da molti giovani e ricchi uomini.

5. Il medico, sentendosi pungere seppur cortesemente, fa buon viso e risponde utilizzando la similitudine del porro: egli ha più volte notato che le femmine sono solite mangiare la coda del porro e buttare la via la testa, che in realtà sarebbe la parte più buona; pertanto il vecchio si augura che anche nella scelta degli amanti la donna si comporti in modo simile, lasciando perdere i giovani e belli (la testa del porro, in similitudine) e accontentandosi della coda (lui stesso).

6. Madonna Malgherida e le altre, afferrando il messaggio e rendendosi conto che il medico nel parlare l’aveva saputa più lunga di loro, arrossiscono di vergogna e si scusano per la loro presunzione.

La novella di maestro Alberto: il messaggio morale e il significato

In quanto novella di motto la storia di maestro Alberto assume, anche alla luce della premessa di Pampinea, un significato particolare; essa fornisce infatti:
a) un exemplum alla rovescia, cioè un modello di motteggio da non imitare, quello delle donne che ritenevano di aver messo in imbarazzo il medico;
b) un exemplum positivo, quello del medico che para il colpo e lo restituisce al mittente facendo vergognare chi credeva di aver fatto vergognare lui. Così è confermato l’ammonimento della novellatrice: prima di prendere in giro qualcuno, meglio accertarsi che il qualcuno non abbia lingua più pronta della propria.

Oltre alla tematica della forza della parola acuta e intelligente nel mordere il difetto altrui, la novella affronta anche la tematica amorosa: la vicenda afferma infatti la forza del sentimento che invade il cuore di un vecchio settantenne, coerentemente alla visione boccacciana dell’amore come forza di Natura contro cui non è possibile opporre resistenza (maestro Alberto non riesce a dormire se il giorno prima non ha visto il vago e dilicato viso della bella donna) e che non guarda ai dati anagrafici degli individui.

È anche importante sottolineare che Boccaccio si guarda bene dal giudicare negativamente il protagonista per il fatto di essersi innamorato non altrimenti che un giovinetto: al contrario, estremamente significativo è quanto l’Autore scrive al par. 10: “tanta fu la nobiltà del suo spirito che in sé non schifò di ricevere l’amorose fiamme”. Boccaccio ricollega la capacità di provare amore alla nobiltà di spirito: amore è dunque segno non della depravazione di un povero vecchio libidonoso quanto della sua nobiltà interiore, e in questo l’Autore si richiama chiaramente alla teoria stilnovista secondo la quale al cor gentil (= nobile di spirito) rempaira sempre amore.

📖 Leggete anche le altre novelle della prima Giornata del Decameron ⤵️

Decameron I,1: la novella di ser Cepperello
Decameron I, 2: la novella di Abraam giudeo
Decameron I, 3: la novella di Melchisedech giudeo
Decameron I, 4: il giovane monaco e il vecchio abate
Decameron I, 5: la novella della marchesana di Monferrato
Decameron I, 6: la novella dell’inquisitore
Decameron I, 7: la novella di Bergamino
Decameron I, 8: la novella di messer Ermino Avarizia 
Decameron I, 9: la novella del re di Cipri