Leggere il Decameron
In questa serie di articoli troverete schede di lettura delle novelle del Decameron affrontate secondo la seguente scaletta:
✔️ scheda generale (narratore, protagonisti, argomento generale);
✔️ sintesi per sequenze;
✔️ il messaggio morale e il significato.
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Ascoltate anche le mie videolezioni introduttive alla lettura del Decameron: il link ai video di YouTube lo trovate nei seguenti articoli:
La cornice del Decameron
La peste del Decameron
La brigata del Decameron: introduzione alla prima giornata
I temi del Decameron: Amore, Eros, Donna
I temi del Decameron: Religione, Fortuna
La novella del re di Cipri: scheda generale
🔵 Giornata I, novella 9
🟠 Narrata da: Elissa
🟢 Protagonisti: il primo re di Cipri, personaggio storico: si tratta di Guido di Lusignano, re di Cipro dal 1192 al 1194; una gentildonna di Guascogna
🟤 Spazio: dove si svolge la vicenda? Cipro
🔴 Argomento generale: come molte delle precedenti, fra cui ad es. Decameron I, 7: la novella di Bergamino e Decameron I, 8: la novella di messer Ermino Avarizia, anche questa è una novella di motto che esalta la capacità della parola di pungere i difetti altrui e portare al ravvedimento.
📜 Questo racconto si legge anche in Novellino LI. È la più breve novella di tutto il Decameron.
La geografia del Decameron: la mappa della I Giornata
Leggere il Decameron è anche un viaggio meraviglioso e avventuroso attraverso tutta l’Europa mediterranea, che Boccaccio con le sue novelle percorre in lungo e in largo. I protagonisti di questa prima Giornata ci conducono da Parigi a Cipro all’Egitto passando per molteplici città italiane.
E come viaggiare senza una mappa? Divertitevi a visualizzare i luoghi della I Giornata con il mio PADLET DI VIAGGIO! ⛵️😊
Il padlet qui in basso contiene una mappa geografica della I Giornata del Decameron. Quelle colorate sono le icone di tutte le dieci novelle; facendo tap sulle schede in basso vi apparirà il luogo della novella corrispondente.
Se avete problemi a caricare la mappa dal sito potete visualizzarla direttamente cliccando sul link qui di seguito:
https://dsr.padlet.org/pierpaoloquattrone/la-geografia-del-decameron-giornata-i-h51fa1iu5yfldl4q
La novella del re di Cipri: riassunto per sequenze
1. Premessa di Elissa: anche questa novella vuol dimostrare come l’intelligente uso della parola, sia detta casualmente che di proposito, possa portare l’uomo a guardare i suoi difetti e a ravvedersene.
2. Una gentildonna di Guascogna, trovandosi a Cipro in occasione di un suo pellegrinaggio al Santo Sepolcro, viene oltraggiata (da interpretare nel senso di violenza sessuale) da alcuni scelerati uomini.
3. La donna vorrebbe recarsi dal re per denunciare il fatto e chiedere soddisfazione, ma le viene riferito che sarebbe tempo perso perché egli è notoriamente persona vile e senza carattere e non solo non vendica nessuna ingiustizia ma permette anche agli altri di offenderlo senza reagire.
4. La donna si reca comunque dal re con il proposito di voler mordere la sua miseria e, trovandosi davanti a lui, gli dice di non esser venuta per chiedere giustizia, ma solo per domandare al re come lui faccia a sopportare tutte le ingiustizie e gli affronti che gli vengono rivolti senza reagire: vorrebbe infatti sapere il suo segreto per poter meglio anche lei sopportare l’oltraggio che le è stato fatto.
5. Il re, quasi dal sonno si risvegliasse, rendendosi conto dell’inerzia e della viltà in cui era vissuto, vendicò il sopruso fatto alla gentildonna e da allora divenne rigidissimo persecutore di chiunque profanasse l’onore della sua corona.
La novella del re di Cipri: il messaggio morale e il significato
Già la premessa di Elissa permette di ascrivere il racconto al filone amatissimo da Boccaccio delle novelle di motto: la gentildonna non si dà per vinta quando le viene riferito che la sua richiesta di giustizia cadrebbe nel vuoto ma, piuttosto che recarsi dal re infuriata, trova un modo cortese ma al tempo stesso acuto e pungente di far notare al sovrano la sua fiacchezza. E il suo “motto” arriva ad effetto: la frase ben formulata e dal messaggio velato e sarcastici ma chiaro mette il re davanti allo specchio e, come da premessa di Elissa, riesce a mostrargli il suo difetto e a smuoverlo.
Da notare quindi, qui come nelle altre novelle di motto, che l’efficacia e la forza della parola non sono mai congiunte ad aggressività o volgarità, ma a misura ed intelligenza: a quanti individui, nella società di oggi, bisognerebbe insegnare questo esempio!?
Non secondaria la visione della donna che, questa novella, Boccaccio fa emergere grazie all’antitesi con la figura maschile: quanto lui è scialbo e inconsistente, afflitto (almeno all’inizio) da una viltà e da una inerzia della volontà che hanno del patologico, tanto la protagonista presenta opposte qualità positive. Ella è anzitutto intraprendente nel fatto stesso di affrontare un pellegrinaggio che dalla Francia la porta in Terra Santa; in secondo luogo è assertiva, in quanto decide di denunciare la violenza subíta: questo è un aspetto straordinariamente attuale della novella se pensiamo quante donne, ancora al giorno d’oggi, hanno paura di denunciare molestie verbali o fisiche e preferiscono tacere e subire. Oltre ad essere assertiva è decisa e determinata, dato che non si scoraggia quando le viene detto che la denuncia al re non avrebbe sortito nessun effetto. Infine (ma questo lo abbiamo già detto) è abile nell’uso della parola.
Magra figura quella del re che, però, ha il suo riscatto alla fine della novella: punto dal “motto” della donna, come se ella lo avesse messo davanti allo specchio, rinsavisce e oltre a punire gli stupratori diventa da allora in avanti integerrimo.
📖 Leggete anche le altre novelle della prima Giornata del Decameron ⤵️
Decameron I,1: la novella di ser Cepperello.
Decameron I, 2: la novella di Abraam giudeo.
Decameron I, 3: la novella di Melchisedech giudeo
Decameron I, 4: il giovane monaco e il vecchio abate.
Decameron I, 5: la novella della marchesana di Monferrato
Decameron I, 6: la novella dell’inquisitore
Decameron I, 7: la novella di Bergamino
Decameron I, 8: la novella di messer Ermino Avarizia
Decameron I, 10: la novella di maestro Alberto