Dolce stil novo: l’origine del nome
Cosa si intende per Dolce stil novo? Per rispondere a questa domanda bisogna partire dall’origine del nome di questa corrente letteraria: tutti lo abbiamo sentito menzionare anche prima di incontrarlo durante il nostro percorso scolastico, ma non tutti sanno che l’origine dell’espressione risale a Dante, poeta stilnovista egli stesso nei suoi anni giovanili.
Quando, esattamente, Dante parla di Dolce stil novo? Nel Canto XXIV del Purgatorio: infatti, nel corso del suo viaggio nel secondo regno dell’Oltretomba, l’Alighieri incontra il poeta lucchese Bonagiunta Orbicciani, esponente della corrente dei cd. “siculo-toscani” o “guittoniani”; durante il loro colloquio, Dante contrappone due diversi modi di fare poesia: quello dei poeti la cui ispirazione si era allontanata dal “dettato d’amore”, fra cui appunto – a suo giudizio – Bonagiunta e gli altri seguaci di Guittone, e quello di coloro che invece vanno dietro al dittator (= colui che detta, cioè amore). È a questo punto che Dante fa dire a Bonagiunta: Issa vegg’io (adesso sì che mi rendo conto) il nodo che ‘l Notaro e Guittone e me ritenne/di qua di quanto Jacopo da Lentini, Guittone d’Arezzo ed io fummo lontani) dal dolce stil novo ch’i’ odo. In tal modo, come vedete illustrato in una delle lavagnette tratta dalla mia videolezione, per bocca di Bonagiunta, Dante istituisce una contrapposizione fra due gruppi di poeti (le vostre penne vs. le nostre) : i fedeli d’amore (Stilnovisti) e coloro che non seppero seguire il suo dettato (non-Stilnovisti).
Ma cosa si intende quando sentiamo o leggiamo che gli Stilnovisti seguirono “il dettato d’amore” e cosa significano esattamente i due attributi che accompagnano il nome di questo stile, cioè dolce e nuovo? Per questo e per tutto il resto vi rimando alla mia videolezione nella quale vi spiego tutto quello che dovete sapere sullo Stilnovo, come sempre in modo chiaro e approfondito. Buon ascolto!