I promessi sposi di Alessandro Manzoni
Schede di sintesi e di analisi per studenti ed insegnanti
Questa serie di articoli pubblicata nella categoria “Promessi sposi” del mio sito internet @Herr Quattrone è una guida alla lettura e all’analisi di ciascuno dei 38 capitoli del romanzo di Manzoni.
Potete usarla sia prima di leggere il capitolo, per facilitare l’approccio al testo, sia dopo averlo letto, per fare il punto del contenuto.
In ciascun articolo troverete:
✅ breve sintesi del capitolo per sequenze + esercizio ➡️ serve come guida alla lettura e per ricordare la trama del romanzo;
✅ punti di analisi dei personaggi e di altri aspetti importanti del capitolo (vicende storiche, messaggio morale, etc.).
⚠️ Per gli studenti: Questi articoli non vogliono sostituire la lettura del romanzo ma aiutarvi a ricordare la trama e a focalizzare gli aspetti importanti del contenuto, perciò usateli con intelligenza accompagnandoli con uno studio serio!
Sintesi del capitolo VII per sequenze
Esercizio: usate le sequenze come guida alla lettura ed individuate voi le sezioni/i paragrafi del capitolo a cui corrispondono.
1) 1ª sequenza: sera del 9 novembre.
Padre Cristoforo torna dal palazzotto di don Rodrigo nella casetta di Lucia e Agnese: “Non c’è nulla da sperare dall’uomo: tanto più bisogna confidare in Dio“. Il povero Renzo non la manda giù e, in accordo con la sua impulsività, le parole del frate lo mandano su tutte le furie. Lucia dapprima cerca di calmarlo ma poi, per amor suo, cede al piano del matrimonio a sorpresa: “Sì, sì…verrò dal curato“.
2) 2ª sequenza: “i ronzatori misteriosi”; mattina del 10 novembre.
Il mattino successivo, una serie di strani figuri in sembianze di mendicanti o viandanti ronzano con vari pretesti (uno per chieder l’elemosina, un altro per farsi dare indicazioni stradali etc.) intorno alla casa di Lucia. Manzoni, commentando in prima persona, afferma la necessità di tornare un passo indietro per sapere qualcosa di più intorno a questi ronzatori misteriosi...
3) 3ª sequenza: analessi su don Rodrigo; dal 9 al 19 novembre.
Le parole di Cristoforo hanno evidentemente lasciato il segno su don Rodrigo: dapprima si aggira di fronte ai quadri degli avi, tutta gente che aveva fatto terrore, e si vergogna immaginando che essi gli rivolgano muti rimproveri per aver permesso ad un frate di “metterlo sotto”; decide così, quasi per confermare a se stesso la sua autorità, di uscire in passeggiata con sei persone al seguito; la sera, la goccia che fa traboccare il vaso: il cugino Attilio (quello del famoso scommettiamo…) va a cena da lui e, avendo saputo della visita di Cristoforo, lo schernisce.
Ecco così che la mattina seguente don Rodrigo si destò don Rodrigo e stabilisce di rapire Lucia. Questo il motivo dei ronzatori: si tratta in realtà di bravi che ronzano attorno alla casa della ragazza per studiare il piano del rapimento.
4) 4ª sequenza: sera del 10 novembre.
Sono in preparazione due imprese violente: il rapimento di Lucia e il matrimonio a sorpresa. Il cielo volge al tramonto e il paesaggio si raccoglie nella pace religiosa della sera ma c’è agitazione nei cuori dei piccoli personaggi.
Il capitolo, nel complesso fra i più drammatici, si chiude con una scena più leggera: quella di Tonio che, recatosi in canonica, recita la sua parte con Perpetua per essere introdotto presso don Abbondio…
Punti di analisi del testo
Utili per focalizzare gli aspetti principali del capitolo e prepararsi a interrogazioni e compiti.
L’intreccio preparatorio del capitolo VIII
Il capitolo è ricco di situazioni drammatiche, di quadri psicologici e di spunti comici, e dal punto di vista narrativo è funzionale a preparare l’intreccio che si scioglierà nel capitolo VIII.
“Nel capitolo VII si maturano le varie iniziative dei diversi personaggi, che saranno tutte, senza eccezione, sconfitte e travolte nella notte degli imbrogli: le pratiche appena avviate da Cristoforo per proteggere gli sposi dal pericolo più imminente, i progetti per il matrimonio a sorpresa, la torbida risoluzione di don Rodrigo, le operazioni di avanscoperta dei bravi” (Sapegno).